Tuogno (Antonio) Zambon, autore di Rime alla Rustica dedicò a Gian Giacomo Dal Ferro, che fu uno dei costruttori della chiesetta nel 1581, una delle sue composizioni.
Tuogno fu poeta e pittore.
Come pittore fu attivo tra il settimo decennio del Cinquecento e il primo ventennio del secolo successivo.
Sul finire degli anni Ottanta era a S. Vito per dipingere l’“Altare dei venticinque”.
Nel 1590 ricevette l’incarico dai massari della Confraternita del Santissimo Sacramento di Enna (Torrebelvicino) di eseguire due angeli e fu chiamato per la chiesa di S. Angelo in Giavenale nel 1609.
Antonio Zambon risulta sicuramente attivo fino al 1618.
Le Rime alla rustica furono composte molto tempo prima di essere pubblicate nel 1625 a Verona. La composizione delle Rime può essere collocata con certezza negli ultimi due decenni del Cinquecento e nel primissimo Seicento.
Battista Zambon e il figlio Antonio abitavano a Schio in una casa in Contrà della Piazzola cioè nell’attuale incrocio tra le vie Garibaldi, Pasini e Pasubio.
Possedevano anche una casa rustica con due campi e mezzo di terreno in Contrà della Gogna.
Pubblichiamo qui il sonetto caudato La semina.
La semena de Tuogno Zambon.
Al molto eccellente segnor Gio. Giacomo Dal Ferro so’ maor paron
Aldito, ti Miaggia e ti Ronchetto,
ch’el gallo canta e ne chiama a laoro?
Sbati le scarpe e xia quel versoro
che l’è levà la Luna e ’l tempo è netto,
zunzi le biestie e para quel manzetto. 5
Che ’l cancaro te magne el giottaoro, no
vito che te ’l cazzi tanto a óro,
che l’è per nare in piezi bell’è netto?
Branca la traggia, l’arpega e la cesta
e liga la somenza al careello 10
con quella soga e tuò, metighe an questa.
Parate a fuora con quel bo Chiarello
ch’a’ no t’in daghe sta doman na pesta,
d’altro ch’a’ nóse mulo bastardello.
Trubo, va’ là Bonello! 15
Potta, sti campi ch’è de barba Turra
gi è ben remissi, debonacoltura,
guarda chì sta cesura de barba mio,
el campo de Bragotto
no par che ’l sipia stà apenna rotto? 20
Il Sonetto caudato i cui quello sopra è un esempio seguiva questo schema: ABBA ABBA CDC DCD dEE eFF…yZZ
quella che segue è la traduzione in italiano
La semina di Tuogno Zambon.
Al molto eccellente signor Giovanni Giacomo Dal Ferro suo maggior padrone.
1-4 Senti, tu Miaggia e tu Ronchetto, che il gallo canta e ci chiama al lavoro? Sbatti le scarpe pulisci quell’aratro perchè la Luna si è alzata e il tempo è sereno, 5-8 aggioga le bestie e spingi quel manzo. Che il canchero ti mangi il gozzo, non vedi che lo spingi troppo sul margine che sta per andare in pezzi in un attimo? 9-11 Prendi il traino, l’erpice e la cesta e lega la semente al traino con quella corda e tieni, mettici anche questa. 12-14 Portati fuori con quel bue Chiarello che non ti dia quest’oggi una pestata, ché nuoce più [di un] mulo bastardo.15-17 Forza bue, vai là Bonello! Potta, questi campi che sono del vecchio Turra, sono ben rivoltati, di buona coltura, 18-20 guarda qui questa striscia di terra di mio zio, il campo di Bragotto non sembra che sia stato appena arato?
DALLA RICCA 2017 = Giulio D., Le Rime alla rustega di Tuogno Zambon. Edizione critica e commento, Tesi di laurea magistrale in Filologia moderna, Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari dell’Università di Padova, rel. I. Paccagnella, a. a. 2016-2017.