Sono un assiduo visitatore del sito.

Sono rimasto impressionato dalle pitture murali e dal loro miracoloso riemergere dopo tanti anni.

Conosco la chiesetta di S.Giustina da molto tempo e vi ero entrato molte volte senza sospettare che antiche pitture fossero nascoste nelle pareti.  Guardando attentamente una fotografia tra quelle presenti nel sito, ho provato a ingrandirla ottenendo l’immagine che appare qui sopra in cui si vede nettamente la figura di un fanciullo seduto sui gradini del podio dei giudici del processo a S.Giustina.

Vi prego di ospitare questa mia nota sul sito per far conoscere ai visitatori che un’approfondito esame delle immagini fotografiche riserva inaspettate sorprese.  Questo dipende dal fatto che le macchine fotografiche digitali, anche quelle dei telefonini, hanno una risoluzione tale da consentire ingrandimenti molto forti mostrandoci immagini prima invisibili.

Forse a qualcuno interessa conoscere la procedura per fare questa caccia fotografica.  Per ottenere l’immagine che qui appare, ho usato soltanto il mio telefonino : sono dapprima entrato nel sito ed ho scelto un’immagine della categoria pitture murali. Quando l’immagine è apparsa sullo schermo l’ho ingrandita poggiandovi sopra le dita ed allargandole fino all’ingrandimento desiderato. La zona interessante può essere spostata sullo schermo spostando le dita.  In questo modo ho esplorato l’immagine che contiene il particolare mostrato.   Ho poi catturato questo particolare premendo contemporaneamente il pulsante di accensione e quello di spegnimento.  Con questa manovra l’immagine ingrandita viene archiviata tra quelle del  telefonino.

Nel caso del’immagine della quale stiamo parlando, un’esplorazione a forte ingrandimento mostra una tribuna sulla quale stanno i giudici e si vede la vergine tra i soldati che la scortano.   Il 7 ottobre 304 fu condannata a morte.  Si vedono chiaramente molti particolari del dipinto.

Si prova una forte emozione pensando che quelli rappresentati sono fatti  realmente avvenuti circa 1700 anni fa.

One Reply to “Un contributo alla lettura delle tempere”
  1. Molto interessante.
    Verro’ nella chiesetta con la lampada uv dopo mio contatto pino.
    Grazie

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